Leopardi e Manzoni
Il viaggio verso l’infinito
Collana: SaggiDe-siderio: mancanza di stelle. Le etimologie sono a volte particolarmente eloquenti. L’uomo è propriamente colui che “de-sidera”, che sente la “mancanza delle stelle”: da quando l’uomo alzò lo sguardo verso il cielo stellato, ha sempre riconosciuto con stupore di essere pieno di questa sete struggente.
Il poeta è colui che soffre e testimonia questo dato: egli vigila per sé e per tutti a guardia del cuore “de-sideroso”. La morte di questo cuore significherebbe infatti per l’uomo, propriamente, un dis-astro: buio totale, tenebra di una vita non solo priva di senso, ma della domanda stessa di un senso ultimo. Dai Promessi Sposi di Manzoni (si ricordi la memorabile pagina che chiude il cap. XX, con l’Innominato che fissa gli occhi verso il sole, in un rosso tramonto), alle Ricordanze di Leopardi («delle sere io solea passar gran parte / mirando il cielo») costante è questa direzione dello sguardo verso il luogo della pienezza ultima.
Anche nella Divina Commedia la parola “stelle” sigilla le tre cantiche: simboleggia infatti la meta dell’homo viator, il termine verso cui si protende il suo cuore. Cinque secoli dopo Dante, toccherà a Manzoni la ventura di ripercorrere integralmente questo viaggio “comico”, in radicale antitesi con la dinamica “tragica” del leopardiano Pastore errante.
Eventi
“Al cuore del de-siderio, tra pittura e poesia”. Roberto Filippetti a Venezia
13 Dicembre 2017 ore 18.30
Scuola dei Laneri, Salizada San Pantalon 131A
Venezia
“Al cuore del de-siderio, tra pittura e poesia”. Roberto Filippetti a Venezia
13 Dicembre 2017 ore 18.30
Scuola dei Laneri, Salizada San Pantalon 131A
Venezia