Maïti
Resistenza e perdono
Prefazione di Erik Varden
Collana: Telemaco«Sono a Parigi, vorrei incontrarla.» La voce di colui che era stato il suo carnefice per quattro mesi risveglia in Maïti il ricordo di un doloroso passato.
Si rivede giovane ragazza di diciotto anni, spinta dalle circostanze a entrare nella Resistenza, prima per aiutare la gente del proprio villaggio, poi per fare attraversare la linea di demarcazione a persone in fuga, instradare corrieri, falsificare documenti, fornire cartine agli inglesi, individuare movimenti di sottomarini, proteggere professori di musica ebrei…
Arrestata a Parigi nell’autunno 1943 e liberata nel febbraio 1944 sulla soglia della morte, deve ben presto rendersi conto che non potrà realizzare i due grandi sogni della sua vita: diventare pianista e formare una famiglia.
Una nuova sfida le si impone: non rimpiangere «ciò che ero stata o che sarei potuta diventare», ma «amare ciò che ero. Non avevo da scegliere il mio cammino, ma da accoglierlo».
Restavano l’angoscia per il pensiero che quell’uomo potesse morire deformato dal male compiuto e il desiderio di perdonarlo: agli occhi di Dio anche lui aveva «un valore infinito».
Finché un giorno Léo si presentò a casa sua, mettendo alla prova il suo desiderio di perdono.
Se ho accettato di raccontare ciò che ho vissuto,
è unicamente per aiutare coloro che attraversavano
il tunnel del dubbio a percepire la fiamma della speranza,
per mostrare a coloro che hanno conosciuto l’umiliazione
che il perdono è possibile. È questo il cuore della mia storia:
il perdono offerto a colui che fu il mio carnefice.
Maïti Girtanner
Sfoglia alcune pagine del libro
Audio e Video
Maïti Girtanner. Come avere la certezza del perdono?
Maïti Girtanner medita con il regista Michel Farin alcuni brani della Passione secondo San Marco che fanno eco alla propria storia.
«… e videro che la pietra era stata rotolata da parte: era molto grande».
«… erano piene di stupore».
Come le donne nella tomba, Maïti Girtanner ha provato nella conferma del perdono una manifestazione divina.
Video in lingua francese
Regista: Michel Farin
Coautore: Michel Farin
Durata: 5:22
Anno di produzione: 1998
Copyright: CFRT/France2
Maïti Girtanner. Del desiderio di poter perdonare
Torturata da un medico della Gestapo, la giovane resistente cattolica e pianista Maïti Girtanner sfugge miracolosamente alla morte.
A 75 anni fa il racconto sconvolgente del perdono che il suo torturatore morente è venuto a cercare presso di lei, ricordando che parlava di Dio quando era sua prigioniera.
Video in lingua francese
Regista: Michel Farin
Coautore: Michel Farin
Durata: 13:03
Anno di produzione: 1998
Copyright: CFRT/France2
Eventi
“Maïti. Resistenza e perdono”. Reading teatrale per il Giorno della Memoria
27 Gennaio 2023 ore 21
Auditorium Falcone e Borsellino, Largo Don Giussani
Cinisello Balsamo
“Maïti. Resistenza e perdono”. Presentazione a Seregno
29 Marzo 2022 ore 21
Sala Mons. Gandini, via XXIV Maggio
Seregno (MB)
“Maiti. Resistenza e perdono”. Presentazione a Legnano con Daniele Bonanni e Giorgio Paolucci
28 Marzo 2022 ore 21
Libreria Nuova Terra
Via Giolitti, 14
Legnano
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29 Marzo 2022 ore 21
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Libreria Nuova Terra
Via Giolitti, 14
Legnano
Rassegna Stampa
Esperienze in classe dai nostri libri: “Maïti. Resistenza e perdono” e “La Rosa Bianca”
27 Febbraio 2023
“Maïti. Resistenza e perdono”: una fede più forte del male
su "Megliounlibro"
“Letti per voi” dalla Libreria Campus di Firenze: “Maïti. Resistenza e perdono”
10 Luglio 2022
su "Libreria Campus"
La pianista e quel ritmo non suo
Giugno 2022
su "Tracce"
Fraternità San Carlo: “Maïti. Resistenza e perdono”
1 Febbraio 2022
su "sancarlo.org"
La storia di Maïti, quarant’anni nell’attesa di perdonare il suo aguzzino
26 Gennaio 2022
su "Il Foglio"
Maïti Girtanner, il perdono è più forte della tortura
25 Gennaio 2022
su "Aleteia"
Libri: Maïti resistenza e perdono
23 Gennaio 2022
su "Ansa"
Girtanner e la musica del perdono
23 Gennaio 2022
su "Avvenire"
Croce di Cristo, arma di luce sacra e invincibile
20 Gennaio 2022
su "Gazzetta di Parma"
Restituire un’anima ai carnefici. La storia di Maiti Girtanner, la donna che abbracciò il suo persecutore
Dicembre 2012
su "Donne Chiesa Mondo"
I ragazzi che frequentano il nostro istituto sono assetati di autostima e voglia di credere in sé stessi. Molto stimolante, allora, si presenta il nostro lavoro di insegnanti: accompagnare i nostri allievi, attraverso la cultura sotto forma di discipline, a riconoscere i loro talenti e a metterli in gioco fino in fondo.
Vi raggiungo per condividere un’iniziativa che è nata dopo aver letto il libro da voi edito “Maïti. Resistenza e perdono”.
Il 24 febbraio scorso, in occasione della Giornata della Memoria anche se un mese dopo, sono andati in scena con lo spettacolo “Noi, con il futuro in mano”. Attraverso il canto, il ballo e la recitazione hanno proposto a genitori, familiari ed amici, le storie di Sophie Scholl e di Maïti Girtanner: due donne che hanno saputo reagire alle atrocità del Nazismo, due esempi positivi che i nostri ragazzi hanno raccontato per affermare che il Futuro è in mano loro, in mano nostra e che a tutte le possibili atrocità del mondo d’oggi la risposta non è il Male, ma il Bene nelle sue mille sfaccettature.
Lo spettacolo è andato davvero molto bene, emozionante per tutti coloro, circa 500 persone, che vi hanno preso parte. Tutta la scuola era coinvolta. Ha partecipato anche il cantautore locale Emmanuele Conte. Pensando alle storie personali dei nostri ragazzi è stato sorprendente vederli mettersi in gioco.
Insieme alle colleghe di lingua italiana con cui ho curato la sceneggiatura, avevamo piacere di ringraziare la vostra Casa Editrice per aver voluto divulgare la disarmante storia di Maïti Girtanner. I ragazzi ne sono rimasti affascinati, a tratti increduli di fronte alla potenza del suo amore. È stato commovente vedere i nostri allievi vestire i panni di tutti i personaggi della storia della pianista svizzera.
Elisabetta Scroccaro
insegnante di lingua italiana, a San Donà di Piave
Fondazione Lepido Rocco – Cfp San Luigi