Popieluszko
«Non si può uccidere la speranza»
A cura di Annalia Guglielmi
Collana: Al cuore della storiaIl 6 giugno 2010 padre Jerzy Popiełuszko, barbaramente ucciso nel 1984, è stato beatificato. Il libro contiene le sue “omelie per la patria” e ne illustra la vita e il martirio nel contesto della Polonia del dopoguerra e di Solidarność. Un’ampia intervista a Rafał Wieczyński, regista del film «Popiełuszko. Non si può uccidere la speranza», mostra l’attualità della sua testimonianza.
Padre Jerzy Popiełuszko nacque il 23 settembre 1947 da una famiglia contadina. Ordinato sacerdote nel 1972, nel 1980 venne assegnato alla chiesa di San Stanislao Kostka. Agli inizi del 1982 diede vita alle Messe per la patria, alle quali ben presto cominciarono a partecipare migliaia di persone. Sempre più inviso al regime, il 19 ottobre 1984 venne rapito da tre ufficiali dei servizi segreti e ucciso.
Il 19 dicembre 2009 Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante «il martirio del Servo di Dio Jerzy Popiełuszko, […] ucciso in odio alla fede».
«Non c’è bisogno di molti uomini per proclamare la verità. Il gruppo degli uomini della verità può essere sparuto, ma essi irradiano luce, gli altri li cercano e vengono da lontano per ascoltare parole di verità, perché la nostalgia della verità è connaturata all’uomo.»
«Compito del cristiano è rimanere attaccato alla verità, anche se dovesse costargli molto. Solo la pula non costa niente. Per il buon seme della verità a volte bisogna pagare un prezzo molto alto.»
Libri affini
Rassegna Stampa
Popieluszko «Non si può uccidere la speranza»
2 Settembre 2010
su "Tracce.it"
Popieluszko e la speranza che non si uccide
1 Settembre 2010
su "L'Osservatore Romano"