San Colombano abate d’Europa
A cura di Paolo Gulisano, Mauro Steffenini, Adolfo Morganti
Collana: CataloghiSan Colombano: un nome che forse a molti suona sconosciuto, il nome di un uomo del VI secolo, un monaco, un poeta, uno studioso, un predicatore, un santo che può essere annoverato tra i fondatori del monachesimo occidentale. Un uomo venuto da una terra agli estremi confini dell’Europa, l’Irlanda, ma che divenne nel vero senso del termine un europeo, una figura che ancora oggi va considerata come il primo grande contributo dell’Irlanda alla comune patria europea: un santo per l’Europa.
Ogni europeo dovrebbe attingere ispirazione e coraggio dalle parole di questo pioniere del VI secolo, di lingua irlandese e orientato alla mentalità europea. Se mai qualcuno nel medioevo è stato dotato dello spirito europeo, quasi duecento anni prima di Carlo Magno, quell’uomo è stato san Colombano e insieme al fondatore del Sacro Romano Impero egli è la più grande figura dell’alto medioevo. Si dovette attendere l’avvento di San Bernardo per assistere ad un influsso sulla Chiesa e sulla società paragonabile al suo.
San Colombano dunque ci richiama anzitutto la questione delle radici cristiane dell’Europa. Da alcuni anni questo tema viene affrontato con crescente decisione e passione dai cristiani del Vecchio Continente, da una Chiesa che ha coscienza del terreno in cui la pianta della fede gettò i suoi germogli in un modo che non ha uguali, soprattutto nell’ambito della cultura europea.
Questa mostra ci vuole condurre alla scoperta di questa figura straordinaria, un padre fondatore, un precursore, un testimone della Fede per il suo tempo e per il nostro.
Fotografie di Manuela Ravanello e Luisa Vassallo
Catalogo della mostra realizzata in occasione della XXVIII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli (Rimini)